Nel mese di giugno, con l’avvicinarsi dell’estate, le condizioni microclimatiche nei campi di olivo e vite in Italia e Spagna diventano favorevoli allo sviluppo di due delle fitopatie più diffuse e dannose: l’Occhio di pavone (Spilocaea oleagina) nell’olivo e l’Oidio (Uncinula necator) nella vite.
Queste patologie, se non gestite correttamente, possono compromettere la resa produttiva, la qualità del raccolto e la sostenibilità economica e ambientale delle pratiche agronomiche. In questo approfondimento tecnico vediamo:
- dinamiche epidemiologiche delle due malattie,
- condizioni ambientali favorevoli al loro sviluppo nel mese di giugno,
- strategie di prevenzione agronomica e chimica,
- il ruolo della previsione agrometeorologica e dei sistemi di supporto alle decisioni (DSS), come quelli forniti da Elaisian.

🫒 Occhio di pavone dell’olivo: caratteristiche e gestione
➤ Ciclo biologico e diffusione
Spilocaea oleagina è un fungo ascomicete che si conserva nei residui vegetali e sulle foglie infette. Le infezioni primarie avvengono dopo piogge persistenti e umidità relativa superiore all’85%, con temperature ottimali tra 10°C e 25°C.
A giugno, soprattutto in presenza di piogge primaverili residue o irrigazione a goccia frequente, si verificano spesso infezioni secondarie.
➤ Sintomi agronomici
- Macchie tondeggianti con alone giallastro (“occhi di pavone”) sulle foglie adulte.
- Defogliazione precoce.
- Riduzione della superficie fotosintetica → calo di produzione e vigore.
➤ Strategie di controllo
- Potatura e gestione della chioma per favorire circolazione dell’aria.
- Evitare irrigazioni sovrabbondanti e trattamenti non necessari.
- Trattamenti rameici mirati, solo se le condizioni climatiche lo giustificano (secondo i modelli previsionali Elaisian).
- Uso di DSS per individuare finestre di rischio reale, riducendo input chimici e costi operativi.
🍇 Oidio della vite: incidenza e tecniche di prevenzione
➤ Biologia del patogeno
Uncinula necator è un fungo ectoparassita che si sviluppa a partire da micelio svernante o cleistoteci nel legno e nelle gemme. A giugno, con temperature comprese tra 20°C e 28°C e umidità relativa tra 40% e 75%, si ha un’attività sporulativa intensa.
➤ Sintomi e danni
- Patina bianca-polverosa su foglie, tralci e grappoli.
- Rallentamento nello sviluppo vegetativo.
- Scarsa lignificazione, aumento del rischio di muffe grigie su acini in invaiatura.
- Perdita di aroma e rischio per la qualità enologica.
➤ Interventi consigliati
- Monitoraggio attento dei sintomi precoci su foglie basali e germogli giovani.
- Potature verdi e sfogliature per migliorare aerazione.
- Trattamenti con zolfo (elementare o micronizzato) solo quando i modelli agrometeorologici segnalano rischio elevato.
- Strategie integrate con modelli previsionali Elaisian per evitare trattamenti a calendario e intervenire in modo realmente necessario.
🌡️ Come interviene Elaisian: prevenzione predittiva e DSS in campo
Elaisian integra:
- Sensori climatici in campo (temperatura, umidità, bagnatura fogliare),
- Modelli fenologici e fitopatologici validati scientificamente,
- Algoritmi predittivi per Occhio di pavone e Oidio,
- Avvisi automatici (via app, mail) per segnalare i periodi ad alto rischio.
✅ Vantaggi per aziende e tecnici:
- Riduzione del numero di trattamenti (>30% in media),
- Aumento della precisione e della tempestività degli interventi,
- Tracciabilità delle decisioni tecniche,
- Maggiore sostenibilità ambientale, compatibile con disciplinari biologici e integrati.
📌 Raccomandazioni operative per giugno
In oliveto:
- Analisi storica climatica e posizionamento mirato dei sensori.
- Monitoraggio attivo dopo piogge ≥5 mm o notti con umidità >90%.
- Consultazione del dashboard Elaisian per verificare rischio reale.
In vigneto:
- Applicazione del modello Elaisian per prevedere la curva epidemica dell’Oidio.
- Programmazione mirata dei trattamenti (es. zolfo, bicarbonato) nelle fasi fenologiche sensibili.
- Valutazione dell’impatto del microclima tra filari e copertura vegetale sul rischio fitosanitario.
🌱 Conclusione: strategia integrata per una gestione fitosanitaria sostenibile
Occhio di pavone e Oidio non sono inevitabili. Con una gestione agronomica attenta, integrata da sistemi tecnologici predittivi come quelli di Elaisian, è possibile ridurre i danni e i costi, migliorare la qualità delle produzioni e rispettare l’ambiente.
Per agronomi, tecnici e aziende agricole, l’investimento nella previsione agrometeorologica è oggi un vantaggio competitivo concreto.
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